9 giu 2025  | Pubblicato in Ligucibario

E’ il mercato, bellezza… L’escursionismo in Liguria

quasi in cima a monte spinarda...

quasi in cima a monte spinarda…

 

 

 

 

 

Escursionismo in Liguria, quale futuro? Come superare la “saturazione” di alcuni (pochi) percorsi? Esploriamo il cammino verso una “fase 2″ che focalizzi integrazione costa-entroterra, destagionalizzazione, targeting, storytelling. Genius loci mediterraneo, enogastronomia, folklore e artigianato come risorse complementari dell’offerta escursionistica e asset del turismo esperienziale. La parola al marketing turistico.

Nel pieno rispetto del lavoro altrui, e comunque sempre in spirito di servizio, mi domando: ma escursionismo in Liguria significa sempre e solo quelle (sebbene magnifiche) 5-6 proposte? Cinque Terre, Punta Manara, Val d’Aveto, Monte di Portofino, Sentiero del pellegrino, Anello Natura a Borgio Verezzi, qualche tratto dell’Alta Via anche a Ponente…

Rischieremo via via “semafori” da senso unico alternato?

Già troppe volte “è il mercato, bellezza” (frase stantia che detesto) ha indotto a swot analysis tardive e quindi a chiudere la stalla dopo che molto bestiame ne era già uscito. E questo vale anche per l’escursionismo in Liguria.

Escursionismo in Liguria: verso una “fase 2″

In una terra come la nostra, dove ovviamente i camminatori non si salutano col “namasté” dei nepalesi, io credo che occorra ripensare alcune dinamiche, transitare ad una fase 2 del trekking e hiking, che s’ispiri all’integrazione costa-entroterra, alla destagionalizzazione, ad un targeting sempre più accurato (anche su web e social).

Ed a tale fase 2 dell’escursionismo in Liguria potrà grandemente giovare anche lo storytelling anzitutto di ciò che siamo, in sinergia a paesaggi e biodiversità, e quando scrivo “ciò che siamo” intendo – non da enogastronomo o da antropologo ma da concreto esperto di marketing turistico – il genius loci mediterraneo, l’enogastronomia, il folklore e l’artigianato locali come risorse complementari ma di fatto già irrinunciabili in un’offerta escursionistica che voglia interfacciare turismo esperienziale nel senso pieno della parola (per approfondimenti su come tuttora la penso clicca qui). Forse che gli itinerari, in Liguria, non si sviluppano tra muretti a secco, vigne, uliveti, mulini, allevamenti, apicolture?…

Escursionismo in Liguria: oltre al mercato c’è di più

Vorrei dunque su questi temi relativi all’escursionismo in Liguria “coinvolgere” alcuni GAE che si sono brillantemente qualificati e che ora scenderanno in campo, su varie territorialità, con progetti stimolanti: Elisa, Francesca, Enrica, Cristina, Riccardo, Giuseppe, Stefano.

Mi è parso infatti che anche a costoro, come a Luisa Puppo e a me, rimboccarsi le maniche risulti un piacere più che un dovere. Escursionismo in Liguria calling!
Umberto Curti

Umberto Curti

Umberto Curti

 

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