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Raviolata di San Tiberio

Era festa grande ogni anno a Pigna (IM) verso il 10 ottobre, “antico” giorno in cui si festeggia San Tiberio, da qui il nome della festa. La manifestazione ricorda una tradizione secondo cui, all’epoca delle frequenti scorribande saracene (che costavano saccheggi, stupri, rapimenti), costoro abbiano tentato più volte di penetrare nel paese di Pigna, e durante uno di questi assedi i Pignaschi decisero di raccogliere tutto l’olio che era in loro possesso in grossi recipienti, che fecero scaldare per rovesciarne il contenuto bollente addosso agli invasori, i quali batterono definitivamente in ritirata. A questo punto gli abitanti decisero di festeggiare la vittoria con una grande mangiata dei loro tipici ravioli, ma non avendo più l’olio per condirli li mangiarono così, nudi, solo col formaggio pecorino… La vicenda a lieto fine si “lega” in qualche modo anche allo stoccafisso alla baucogna (“rito” di Badalucco), vedi qui la relativa voce.

Umberto Curti

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