Gallesio Giorgio, botanico finalese dell’800, studiò a fondo gli habitat liguri, in particolare gli agrumi nel suo Traité du citrus.
Oggi riposa tra gli illustri nel chiostro della basilica di Santa Croce a Firenze. Importante funzionario napoleonico, poi brevemente della Repubblica genovese, infine sabaudo, pur svolgendo differenti mansioni pubbliche non cessò mai di coltivare i propri più autentici interessi “privati”, la genetica botanica, l’agricoltura, la pomologia… Il suo maggior lascito (ma fu scrittore prolifico) è certamente la meticolosa Pomona Italiana, fatica editoriale senza precedenti per l’Italia d’allora, terra ancora tanto lacerata e nazione tutta da edificare. L’opera venne edita lungo un arco di tempo di 22 anni, dal 1817 alla morte di Gallesio, 1839, e meritò rapidamente consensi a livello internazionale… Bellissima dal punto di vista iconografico, propone testi sintetici ma contenutisticamente completi, e testimonia la stagione storica che via via “trasferì” la botanica tradizionale verso posizioni linneane (Linneo, di cui si veda qui la relativa voce, era morto nel 1778). Vedi anche www.pomonaitaliana.it.