| Alfabeto del Gusto

Braudel, Fernand

Braudel, Fernand (1902-1985), storico francese, dell’età moderna e dei fenomeni economici, ha in particolare redatto uno dei più straordinari e originali “manuali” d’avvicinamento al Mediterraneo (Il Mediterraneo, uscito nel 1949 e poi tradotto in Italia per i tipi di Bompiani), affresco interdisciplinare, scatola d’attrezzi culturali e gnoseologici per osservare da vicino quel mare che, storicamente e geopoliticamente, unisce più che dividere. Quel mare di cui un’onda contiene più storia che tanti altri oceani messi assieme… «Che cosa è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre, insomma, un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia: bestie da soma, vetture, merci, navi, idee, religioni, modi di vivere». Al centro dell’opera, dunque, innovativamente un soggetto geografico (non una diacronia di eventi “umani”), un geoprotagonista – si permetta il vocabolo – di cui indagare anzitutto gli aspetti naturali, che a lungo andare condizionano le società abitanti e le quotidianità degli individui. La storia in tal senso diviene insieme di storie, un insieme plurale e mai singolare, un universale che si compone di particolari. Una storia la quale – lezione quanto mai preziosa oggi, che ci si interroga quasi esclusivamente sul futuro – non è mai cosa morta, perché quel che trascorre sostanzia il presente (e il futuro): «La storia non è altro che una costante interrogazione dei tempi passati in nome dei problemi, delle curiosità e persino delle inquietudini e delle angosce, del tempo presente che ci circondano e ci assediano». Si veda qui, sull’alfabeto del gusto di Ligucibario®, anche la voce “Matvejevic, Predrag”.

Umberto Curti

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