21 ott 2020  | Pubblicato in Ligucibario

Un caffè col primo cittadino: Sassello

sdr_softConversazione con Daniele Buschiazzo, Sindaco di Sassello (SV)

Inizio da qui, da Sassello, perché qui mi sento a casa, per anni ho frequentato questo paese sia per lavoro che per diletto, ed anche se ultimamente la vita mi ha condotto altrove, sia come attività che come compagnia ho regolarmente cercato pretesti per tornare, ed ora che inizia questa mia nuova avventura non potevo trovare giustificazione migliore, e soprattutto intendevo partire da un luogo che mi sta particolarmente a cuore.
Sì, sono originaria di queste parti e sono di parte, una grande estimatrice di Sassello, e a quanto pare su Ligucibario sono in buona compagnia (vedi link).
Ho incontrato il Sindaco, Daniele Buschiazzo, in una soleggiata e frescolina (5°C alle 9 del mattino…) mattina di metà ottobre, e mentre percorrevo la strada verso questo splendido entroterra savonese ammiravo i boschi che cambiano colore, spettacolo noto anche col termine inglese foliage o più tecnicamente – e nostranamente – come cromatismo autunnale, l’anno scorso proprio di questi tempi mi aveva addirittura spinto a scegliere il New England come meta di vacanza per contemplare questo particolare fenomeno in uno dei luoghi meglio pubblicizzati in merito.
Ma non pensate a “la volpe e l’uva”, quest’anno meglio non viaggiare è vero, ma dentro di me ho realmente trovato altrettanto magica quella visione, ed ho pensato che la foresta della Deiva nulla ha da invidiare alle più famose e remote mete turistiche note per il foliage, ed infatti sul web ho poi visto che si rende meritata giustizia alle destinazioni italiane ricomprendendo nell’elenco proprio il Parco Regionale del Beigua (UNESCO Global GeoPark), definito “vera e propria tavolozza di colori durante la stagione autunnale”.
Parlando con il Sindaco ho trovato conferma circa il fatto che il Parco sarà grande protagonista dell’autunno con tantissime escursioni – tutte gratuite – quali ad esempio il Biowatching ed il trekking fotografico, sul sito ufficiale www.parcobeigua.com ne troverete l’elenco completo ed il facile modulo per l’iscrizione (necessaria viste le normative e le limitazioni nel numero di partecipanti). Chiaramente il Parco è stato luogo d’incontro per eccellenza anche e soprattutto durante la bella stagione, nella zona di Deiva e Pratorotondo sono state organizzate esplorazioni guidate sia a piedi che a cavallo, sia per grandi che per piccoli esploratori (a loro è dedicato il programma Junior Geoparker).
DSCN1404Nel centro storico di Sassello naturalmente si è avvertita la mancanza di due tra le feste con maggior seguito, ossia il Corpus Domini (celebre anche per la contestuale “infiorata” lungo vie e piazze) e l’arcitradizionale Festa dell’amaretto, le quali hanno spesso richiamato un numero di persone troppo elevato (oltre 3.000 nelle scorse edizioni) per assicurare il rispetto delle norme ora vigenti, ma il calendario estivo è stato tuttavia ricco di eventi culturali e musicali e vi è stata la novità del cinema all’aperto.
Anche l’assenza di sagre enogastronomiche ha avuto il suo (buon) rovescio della medaglia, se da una parte ha scontentato qualche appassionato, dall’altra ha determinato un apprezzabile aumento di lavoro per i ristoratori, in un momento palesemente difficile per la categoria.
Il Sindaco mi ha rivelato che sin dai primi di giugno, alla cosiddetta riapertura post lockdown, c’erano chiari sentori di un profondo interesse verso luoghi i cui spazi aperti permettessero di “ritrovarsi” in sicurezza, e vi sono state positive sorprese di affluenza, non solo nelle seconde case e per i canonici 15 giorni, dato che a Sassello tutto il mercato immobiliare ha vissuto un incremento per lunghi periodi.
L’amministrazione è consapevole di gestire una piccola e preziosa realtà, in quanto può contare su molte attrattive diversificate, i musei (Palazzo Perrando, il Nuovo Polo museale con opere di Mirò e F. Bacon), Palazzo Gervino, le escursioni nell’arte rupestre nella zona del massiccio del Beigua (il Sindaco mi ha segnalato un servizio in onda i giorni scorsi su Rai 3 riguardante la scoperta di nuove incisioni non ancora catalogate), le attività e specialità gastronomiche
Sassello “riunisce” mulini ad acqua che macinano qualità a km0, birrifici davvero artigianali, allevamenti di lumache (Helix Aspersa Maxima), caseifici…
Tutte queste realtà sono oggi concessionarie del marchio “Gustosi per natura” un’iniziativa Parco del Beigua (rientrante a sua volta nel più ampio progetto Interreg “CamBioVia”) per rafforzare il legame fra territori protetti e lavorazioni agroalimentari, valorizzandone al contempo la tipicità e la stagionalità. E tutte queste realtà sono un ottimo pretesto per un pranzo al Beigua (vedi link).
“Gustosi per natura” contraddistingue anche il miele del Parco; le confetture a base ribes, more, zucca e prugne; l’amaretto di Sassello (dolce che non necessita di presentazione) già incluso nell’elenco dei PAT – Prodotti Agroalimentari Tradizionali, istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (l’amaretto sarà oggetto di miei dolcissimi approfondimenti); i canestrelli; la pasticceria secca ed altre prelibatezze quali il gelato ai gusti canestrello, bacio, amaretto; i salumi ed altri insaccati quali testa in cassetta, paté di lardo, prosciutto cotto, salame crudo e cotto; i sott’oli e l’olio aromatizzato con funghi porcini del Sassello; il tirotto, curioso nome per un particolare pane (vedi link).
Quest’abbondanza di risorse, combinata alla crescente propensione del consumatore verso la riscoperta di prodotti del terroir, dà vita ad un grande richiamo di attenzione e di visitatori, che dev’essere solidamente supportato da servizi adeguati. Ed in tal senso le intenzioni del Sindaco sono manifeste, per attrarre turismo e non vanificare gli sforzi fatti – mantenendo l’autenticità e rispettando l’ambiente – occorre investire nelle infrastrutture, andranno quindi eseguite opere migliorative nel campo della viabilità, del sistema idrico, nella connettività e quindi nella banda larga, andranno creati nuovi parcheggi, occorre “far vivere bene i residenti per far vivere altrettanto bene gli ospiti”, che nei periodi estivi arrivano a circa 12.000 unità (su circa 1.700 residenti…).
DSCN1680Alla domanda se vi siano programmi per realizzare un vero e proprio turismo esperienziale il Sindaco mi descrive con giusto orgoglio “Feel Sassello”, un progetto, già realizzato, che riscopre antichi sentieri e li propone attraverso i cinque sensi ad un visitatore curioso di cogliere l’essenza del territorio. I percorsi sono concepiti come veri e propri soggetti narranti e consentono al paese di raccontarsi, di aprirsi. Riconosce poi che desidererebbe formare e coinvolgere sempre più e meglio gli operatori e gli esercizi commerciali, fra i quali peraltro esiste già una buona sinergia.
Concludiamo la piacevole conversazione con qualche (ovviamente cautissima) anticipazione su possibili serate “gastroletterarie” presso le buone tavole sassellesi, si chiameranno “Incontri con l’Autore”, sono infatti numerosi i volumi, tra raccolte fotografiche, saggi di storia o romanzi, che hanno come protagonista proprio Sassello; per citarne uno, “Il Gallo nella borsa” di Stefano Frino (editore Sabatelli) è un autentico spaccato della vita nell’entroterra, racconti ed aneddoti a stretto contatto con la natura del Sassello: le battute a funghi, le discese al mare…
E proprio riferendosi al mare il Sindaco sostiene l’idea, tendendo così la mano alle amministrazioni della vicina costa, che al territorio ligure, caratterizzato da un’autenticità tanto evidente, gioverebbe dotarsi di un’immagine più armonicamente integrata, intesa come “territorio diffuso”.
Il caffè alla fine l’abbiamo bevuto, ovviamente in un bar (uno solo), ma io per non far torto ad alcuna azienda dolciaria, pasticceria o negozio, ho fatto shopping un po’ da tutti…
Emanuela Baccino
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