Nel corso degli ultimi due decenni, nuovi approcci concettuali e nuove tecnologie hanno pressoché rivoluzionato i metodi formativi, rendendo l’interazione docente-allievo più esperienziale, interattiva. Tuttavia, è innegabile che la componente umana rimanga centro dell’azione didattica, in tal senso l’insegnante è ancora l’insegnamento, anche in termini di attitudine a coordinare fasi, contenuti, relazioni.
Il Laboratorio di itinerari turistico-artigianali – esito per “Scienze del turismo” di una convenzione fra Università di Genova e CNA Liguria – che sta producendo presso Imperia la propria seconda edizione, chiama dunque all’opera in aula assessori, aziende artigiane, voci dal mondo istituzionale e dell’impresa.
Venerdì 16 marzo è salito sul proscenio Damiano Pinelli, presidente del “Sistema turistico locale Golfo dei Poeti, Val di Magra e Val di Vara”.
Un’occasione importante affinché gli studenti, in modalità concreta e operativa, approfondissero le attuali dinamiche turistiche del Levante ligure, dove le meravigliose Cinque Terre giocano certo un ruolo da protagonista, ma dove numerose altre località e risorse (costiere e interne, blue and green) costituiscono mete ideali per il turismo domestic e internazionale di qualità, interessato ad esperienze non solo outdoor ma anche culturali, del gusto e delle produzioni artigiane, che peraltro in tutta la Liguria annoverano eccellenze assolute, si pensi oltre all’agroalimentare a filigrana ceramica ardesia vetro tessuti…
Damiano Pinelli si è perfettamente innestato su alcuni contenuti proposti dai docenti (Umberto Curti aveva tenuto la prima lezione), in particolare sul turismo esperienziale, che prepotentemente sposta il focus dell’offerta dal dove al come. E sul marketing, che le destinazioni e le ricettività debbono ormai praticare e presidiare giorno per giorno con strumenti e tempistiche sino a ieri impensabili.
Anche queste parole – ed esperienze – hanno dunque confermato che, per essere sempre più competitiva e “dilatare” le presenze turistiche anche nei periodi di bassa stagione, la Liguria deve privilegiare un’interazione specifica con alcuni turismi più che con altri, ed ottimizzare le proprie performance sia sul web sia in termini di storytelling.
Luisa Puppo