19 nov 2016  | Pubblicato in Ligucibario

Terzo choco-brindisi da “Squillari” con Umberto Curti

 

 

 

Terza ed ultima (per ora) puntata de “A scuola di cacao”, il corso che ho ideato, dopo la stesura dell’omonimo libro, in collaborazione con le enoteche Squillari. L’iniziativa non avrebbe potuto svilupparsi senza Elvira Ackermann, imprenditrice e presenza gioiosa ed efficiente, nei suoi negozi i vini, e le birre, raccontano molto anche di lei.
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Folto pubblico anche presso la bottega-salotto di via Malta (quasi una trentina di persone), a testimonianza che i “gustincontri” di natura divulgativa, in un’atmosfera informale e rilassata, attraggono e consentono poi – nella filosofia di Ligucibario® – di trasferire nei presenti anche molti contenuti tecnici. Alimentarsi in modo consapevole (c’è cacao e cacao, c’è cioccolato e cioccolato), e degustare esercitando un po’ meglio i sensi sono infatti la strada maestra del miglior mangiar-bere…

umberto curti ospite dell'enoteca squillari

umberto curti ospite dell’enoteca squillari

 

 

 

 
In un Paese come l’Italia, forziere di biodiversità e di sapienze produttive, precisarlo dovrebbe esser superfluo.
Colgo l’occasione per salutare anche gli amici venuti ad ascoltarmi, Mina, Jessica, Christian, Luca, Chicco, Franca, Maurizio, Rossano… Alcuni di costoro conducono ristoranti e botteghe di alta qualità, e dunque la loro presenza è per me motivo di ulteriore gratificazione.
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Una verticale di tre cioccolati dell’azienda piemontese “Crea”, fra cui due monorigine, Ecuador 73% e Madagascar 74%, ha consentito un piacevole abbinamento anzitutto con la birra belga Corsendonk Pater Brasserie du Bocq, poi col Banyuls Rimage Les Clos de Paulilles Maison Cazes 2012, infine – last but not least! – col Porto Tawny Caves Messias (ringrazio Giampiero che ha supportato con tempestive mescite le mie parole).
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Il viaggio ha spaziato dalle alte fermentazioni del brassificare fiammingo sino al Midi franco-catalano dove gli “alberelli” di granaccia assorbono il sole del Mediterraneo, e sino poi anche alla città sotterranea che in Portogallo, sulla sponda del Douro, affina il miglior liquoroso del mondo… Ho avuto la sensazione che il pubblico fosse felice, sarà l’effetto del cioccolato…
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Arrivederci, dunque, a nuovi “gustincontri” e a nuovi abbinamenti (dopo un cimento come il cioccolato, non dovete temere più alcunché!).
Umberto Curti
P.S. Per chi voglia conoscermi meglio, e scoprire il pianeta Ligucibario®, ecco il link ad un mio sintetico profilo professionale (clicca qui) ed uno ai tanti libri (clicca qui) che, in anni e anni di difesa del made in Liguria, ho dedicato al buon mangiar-bere e alle imprese che lo nobilitano coi loro sforzi quotidiani.

 

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