Nelle materie che più “occupano” la mia professione (turismo enogastronomico, mediterraneità…), storytelling è divenuta – legittimamente – parola centrale. L’italiano non riesce granché a “tradurla”, certo non è raccontare storie. Viceversa, comunicare attraverso racconti rende meglio l’idea di fondo che la nutre… “La nostra storia”, il format di Paolo Zerbini in onda su Telenord, è ...
Genova ha con Cristoforo Colombo (1451-1506), come noto, un legame del tutto particolare (anche se innumerevoli altri luoghi le contendono i natali di costui, in primis Cogoleto). E si può dire che la stessa vocazione turistica cittadina sia nata in coincidenza con le celebrazioni del 1992, le quali produssero il recupero del porto antico, iniziarono ...
Per i Romani “insicia” (dal verbo seco = tagliare) erano polpette stagionabili nel sale, salsa insicia donde salsiccia. Diffusissime in Italia, le salsicce si mangiano – come i salumi – fresche o stagionate. In Liguria si trovano eccellenti produzioni a Ceriana in valle Armea (IM), ...
Vedi anche la voce Battolli. Nell’imperiese, la pasta con le rape è un formato farfalle, quasi corzetti grossi (dialettalmente parpagliui), talvolta impastati al verde con borragine, talvolta avvantaggiati con farina integrale. Si condiscono anche – meno frugalmente – con sugo arricchito da salsiccia. Ottimi anche coi fagioli ...
Grano inumidito, pestato nel mortaio per eliminare la gluma (brattee “cartacee” che avvolgono i chicchi di grano), è un piatto antico, natalizio, gustosamente valligiano (Val Nervia), una robusta minestra di grano che cuoce lungamente con cotenne ecc., s’arricchisce di porri soffritti e al termine si ...
Piatto unico, è una zuppa di borlotti secchi, lardo (a rimpiazzare il costoso olio), bietole, talora patate. Coceva 3 ore e veniva addensata con un po’ di farina bianca, poi si versava sul tagliere – la “meisra” – a mo’ di polenta sino a quando ...