cultivar

Oliva lavagnina

Oliva da olio e da mensa, compone il 60% delle raccolte del Tigullio. Ispirò l’abate Giovanni Maria Piccone per i suoi Saggi sull’economia olearia stampati da Giossi, in Genova, nel 1808. Foglia grande. Angolo basale molto acuto. Infiorescenza lunga e rada. Drupa con diametro max ...

Oliva colombaia/colombaro

Oliva da olio e non da mensa, vale il 15% del raccolto savonese, con forti concentrazioni presso Finale Ligure-Varigotti (dove opera l’azienda “Pria grossa” di Domenico Ruffino). Chioma a densità folta. Foglia piana. E’ fragile, poco feconda e di resa talora limitata, ormai lavorata da ...

Oliva arnasca

Oliva da olio e non da mensa, chiamata anche pignola per il piacevole retrogusto di pinolo riscontrabile nell’olio, è molto diffusa nel savonese (Arnasco…) e nel genovesato, vedi anche le voci pignola e rondino (a Sestri Levante è nota come pulentolla). Drupa piccola, nocciolo asimmetrico, ...

Olive e cucine d’Italia. Il Veneto

Olive e cucine d'Italia. Il Veneto
Terra enogastronomicamente molto ricca (ha pianure, coste, rilievi), si caratterizza anche per l’import che già nei secoli gloriosi sbarcava sui moli di Venezia, la repubblica marinara, la Serenissima, devota a San Marco… Il mais dal Nuovo Mondo ha originato la polenta nella forma oggi più nota, il riso dall’Oriente si è maritato sia coi pesci ...

Olive e cucine d’Italia. L’Umbria

Olive e cucine d'Italia. L'Umbria
Meravigliosa Umbria, nel 1979 la scopersi in gita scolastica. in fondo al pullman “pompavamo” le hit di Lucio Dalla, ciò che hai amato – è vero – non ti verrà sottratto. Questo gioiellino tutto colline e borghi arroccati, epicentro di ruralità – e pastorizia – antichissime, ha anche in cucina sagaci tradizioni rustiche. Lenticchie, farro, ...

Olive e cucine d’Italia. Il Trentino Alto Adige

Olive e cucine d'Italia. Il Trentino Alto Adige
“Cerniera” fra quel che fu l’impero asburgico e la mediterraneità che spinge da sud, il Trentino Alto Adige ha cucina forte, centrata su eccelse verdure e frutta e su varie carni, benché – nelle viuzze dei paesini – alle narici salga soprattutto il profumo degli speck affumicati. Cavoli, funghi, stinco di maiale al forno, salsicce, ...