castagne

Castagnaccio (“pattunn-a” in Val Fontanabuona)

A base di farina di castagne, il castagnaccio è un dolce molto apprezzato anche in Toscana (documenti citano la pattona sin dal 1449) ed in Emilia. A Calice al Cornoviglio (SP) è detto “castagnaccina”, a Levanto (SP) s’arricchisce con ricotta. Talora, come le ballotte/balletti, si consumava il ...

Beveirui

“Zuppe” di recupero, beveroni primaverili, con patate e castagne vecchie. Cotte sulla stufa e minimamente “ingentilite” (ad es. con finocchio selvatico), si davano come rinfrescante alle mucche gravide o partorienti, rendendo migliore il latte, chiamato “recco” o “seirassu”, munto mattina e sera, ed eccellente la ...

Bazzurra

La incontri in Valle Stura, acqua e latte in pari quantità, castagne secche, qualche cucchiaio di farina, zucchero e sale. Ne scaturisce una crema che viene impiattata e si gusta fredda.

Battolli (caiegue)

Grossolana pasta fresca tipo maltagliati, tipica della Val Fontanabuona retrostante Recco (GE), sovente condita “poveramente” coi navoni (rape bianche con cui si nutre anche il bestiame) * , le patate – meglio rosse – , un poco di pesto, o con “tocco” e parmigiano, o ...

Ballotte/balletti

Da ballotta (pallottolina) deriva la parola ballottaggio. Sono castagne o marroni freschi lessati con la buccia, in acqua salata aromatizzata con semi di finocchio. L’acqua si recuperava come bevanda o, impastata con crusche, diventava mangime per gli animali da cortile. Sono chiamate viette in Val ...