Grande afflusso di pubblico alla Biblioteca civica Berio per “Amarcord Sampierdarena. Le antiche trattorie dalla Coscia al Campasso”, conferenza con cui Umberto Curti – saggista e docente di storia dell’enogastronomia – ha inteso omaggiare il passato, ma anche il presente, di una delle più importanti delegazioni genovesi, sino al 1926 – non a caso – Comune autonomo, ed orgogliosa della propria identità…
L’evento – e la cucina degli anni d’oro di “Gina”, di “Giunsella”, di “Toro”… – è stato l’occasione per accennare ad una pluralità di temi: le origini del luogo (agricoltura, pesca, cantieristica), le torri anti-saracene che punteggiavano la spiaggia, la chiesa antichissima di Santa Maria della Cella, le ville patrizie, gli stabilimenti balneari, l’arrivo della ferrovia e dell’industrializzazione, la vita culturale fra teatri e cene di melomani, la “camionale” di Serravalle e l’inaugurazione “mussoliniana” di via Cantore, le luminose figure di Mario Soldati e di Giovanni Rebora, i mestieri del porto di ieri ed oggi, la vicenda umana di Emilio Salgari finita tragicamente, e last not least i tanti autori che di Sampierdarena hanno scritto perché l’hanno amata e vissuta (al link https://www.facebook.com/zenaatoua/videos/451962118813702/ il video dell’intervista a Umberto Curti).
Fra la rievocazione golosa d’un minestrone, d’uno stoccafisso (con o senza bacilli) e d’una trippa (perché no alla sbira), piatti “sazianti” che Umberto Curti ha elencato come i più ricorrenti nei ristori d’antan, dove li accompagnava un vino di Coronata o di Begato, il gran finale ha visto salire in scena, graditissimi, anche Fulvio Majocco (cultore di storia locale ed autore di un prezioso libriccino sulle antiche trattorie sampierdarenesi), Pietro Pero (da tanti anni attivo presso il “Gazzettino sampierdarenese” e nelle attività per le scuole) e Paola Bordilli, assessore comunale, che – di natali pegliesi – ben sa quanto sia importante rendere Genova policentrica in positivo, e contribuire alla valorizzazione (anche enogastronomica) delle sue tante anime… Eccoli nella foto sottostante.
Al termine di una serata dove si è respirato un clima di vera comunità, crediamo che Ligucibario® abbia nuovamente reso – come fa da molti anni – un buon servigio alla causa della cultura e del genius loci, facendo ancor più luce su quel che Sampierdarena è stata, nell’auspicio che le arrida – che arrida alle sue strade, ai suoi abitanti, alle sue imprese, alle sue associazioni… – un futuro di sviluppo e di vivibilità.
Arrivederci, sempre alla Berio e sempre con Umberto Curti, il 6 dicembre (ore 17.00), con la conferenza natalizia intorno alla “Cuciniera” di Giobatta Ratto del 1863!…
Luisa Puppo