Giovedì 27 aprile alle 13.00, presso la Sala Trasparenza di Regione Liguria, si è svolta la conferenza-stampa sul turismo esperienziale, nuova forma di scoperta dei territori e delle tradizioni regionali. L’incontro, cui naturalmente ha partecipato l’Assessore regionale al turismo Giovanni Berrino, conferma da un lato l’intuizione dell’hashtag #lamialiguria, che posiziona Genova e l’intera regione come luoghi ideali di un turismo costa-entroterra attivo, open air, emozionale 365 giorni l’anno. Dall’altro ha presentato in anteprima “C’è pesto per te”, progetto pilota che, tramite una ricetta simbolo e una suggestiva tappa al Mercato Orientale, veicola Genova sui cataloghi del tour operating specializzato, intercettando passioni del turismo sia italiano che straniero. La tutela delle tradizioni come strumento prioritario per valorizzarle, e per fare del turista il protagonista a centro scena di una trama, di un racconto “esplorato” dal vivo. Ma tutto questo, e il marketing con cui ricollocare turisticamente la Liguria, non sarebbero possibili senza adeguati percorsi d’istruzione e formazione, cui per prima l’Università di Genova (polo imperiese Scienze del turismo) sta alacremente lavorando con corsualità ad hoc, né senza l’adesione del sistema commercio, che – come noto – contribuisce in modo decisivo ad accoglienza e benessere degli ospiti… Durante l’evento, è stato proiettato il promovideo appositamente realizzato per “C’è pesto per te”, coinvolgendo le imprese che coi loro prodotti, dal basilico al mortaio, “nutrono” il progetto.
Interventi:
Giovanni Berrino, Assessore turismo Regione Liguria
Oscar Cattaneo, Presidente Iscot Liguria e Vicepresidente Ascom Genova
Maurizio Testa, Presidente Artès – Stories to live together
Luisa Puppo, Coordinatrice progetto “C’è pesto per te”
Andrea Zanini, Università di Genova, Coordinatore corsi Scienze del turismo
Umberto Curti, Ligucibario®, saggista, marketing&formazione enogastronomia
“Questo pacchetto turistico – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino durante la conferenza stampa di questa mattina in Regione Liguria – è un esempio ideale di ‘turismo esperienziale’, quello che stiamo promuovendo con successo attraverso le campagne #lamialiguria. Sappiamo che il turista, oggi, sceglie la propria meta di viaggio sulla base di tante variabili, in primis l’offerta e la scoperta dell’enogastronomia locale. Gli itinerari esperienziali – prosegue l’assessore Berrino – costituiscono la nuova frontiera dell’offerta turistica e un’opportunità interessante per la destagionalizzazione dei flussi. Dalle ultime indagini risulta che il 22% della spesa di viaggio dei turisti stranieri che vengono in Italia è rappresentata proprio dall’enogastronomia.”
“Il trend molto positivo del turismo in Liguria e a Genova – afferma Oscar Cattaneo, Presidente Iscot Liguria e Vicepresidente Ascom Genova – poggia ormai sulla consapevolezza che molti fattori concorrono ad un’accoglienza e ospitalità qualitative. Il commercio, non da oggi, recita un ruolo centrale in termini di benessere del turista, e non è casuale che il Mercato Orientale stesso stia divenendo meta gettonatissima di visite guidate ed eventi. “C’è pesto per te” impiega un simbolo della cucina ligure per svelare ancora di più la Genova delle imprese e dell’impegno quotidiano al servizio della clientela. I nostri associati, nel progetto, interagiscono in prima persona coi turisti italiani e stranieri, e il loro savoir faire sarà il miglior biglietto da visita per la città. In tal senso, quali luoghi migliori del Mercato Orientale e delle aree commerciali adiacenti (l’antico sestiere di San Vincenzo) per promuovere ciò che è autentico, questa Genova del commercio, dell’alacrità, del gusto, che ambisce a tornare Superba riaprendosi al mondo?”
“Il Progetto Artès – precisa il Presidente Maurizio Testa – ha introdotto un’importante innovazione nel sistema turistico italiano definendo la professione dell’Operatore per il Turismo Esperienziale, per lo sviluppo di proposte di nuova generazione ed alto valore relazionale, le “Storie da Vivere Insieme” realizzate secondo un disciplinare, il “Modello Artès”, che garantisce struttura dei contenuti, qualità e sicurezza, condizioni richieste dalla filiera internazionale per portare nuovi turismi evoluti nel nostro Paese. Il prosumer, il “ConsumAttore”, diventa protagonista sul palcoscenico del territorio di una Storia memorabile e irripetibile, disegnata attorno ad una passione condivisa a forte contenuto emozionale. Le Storie Artès costituiscono un nuovo genere di edutainment capace di potenziare l’attrattività di un territorio, e le destinazioni che per prime se ne doteranno saranno per prime pronte a servire un settore di mercato in forte crescita internazionale”.
“Ho riunito dentro “C’è pesto per te” 25 anni di lavoro a fianco di territori e imprese – sottolinea con fervore Luisa Puppo, coordinatrice del progetto – . Il mio amore per la Liguria, e per il pesto, affinché concorressero a rivolgere verso il turismo incoming italiano e straniero una proposta davvero esperienziale, e dunque irripetibile altrove. Una proposta che origina da una ben precisa idea di marketing, il pestoturismo, per immergere gli ospiti dentro la vita cittadina, la quotidianità del lavoro, i colori gli odori le voci “dal vivo”, prima ancora che i sapori, affinché s’inneschino sorpresa e passaparola positivo e, ove possibile, fidelizzazione. “C’è pesto per te” ha già portato Genova ed alcuni suoi simboli all’ITB di Berlino, alla BIT di Milano… ed altre fiere e workshop seguiranno. Così come il web ed i social stanno già intensamente ospitando il progetto. Sono infine (last not least) molto, davvero molto grata anche al Consorzio di tutela olio DOP Riviera Ligure, che da un lato si è offerto di fornire una propria produzione per quelle fasi di “C’è pesto per te” che prevedranno la realizzazione e degustazione della salsa, e dall’altro di sostenere anche sui propri canali la comunicazione del progetto.”
“Il turismo esperienziale rappresenta una delle sfide più interessanti e promettenti, soprattutto in quelle destinazioni ancora molto legate ad un’offerta turistica prettamente tradizionale, come appunto la Liguria. Per far leva su tale opportunità di crescita sono necessarie figure professionali appositamente formate, in grado di ideare, proporre e gestire prodotti di turismo esperienziale legati alle tipicità della nostra regione. Il corso di laurea in Scienze del turismo dell’Università di Genova – spiega il Prof. Andrea Zanini, coordinatore del corso – si sta già muovendo in questa direzione, ad es. proponendo agli studenti laboratori didattici, organizzati in collaborazione con imprese e associazioni di categoria, focalizzati sul turismo esperienziale, che si avvalgono di metodologie di apprendimento innovative basate proprio sul coinvolgimento attivo e sull’esperienza diretta dei partecipanti.”
“La miglior tutela delle tradizioni e delle tipicità è, da sempre, la loro valorizzazione – ribadisce Umberto Curti, di Ligucibario® – . Il fine che traguardiamo in Liguria sono, al momento, 6 differenti proposte di turismo esperienziale. Oltre al tema del pesto, stiamo individuando entro il 2017 per Genova anche la focaccia ed il cioccolato, per lo spezzino (già in dirittura d’arrivo) la spungata di Sarzana, per l’imperiese l’olio extravergine DOP, infine per il savonese stiamo valutando un progetto legato alle farinate, la bianca e la gialla, come cibi antichissimi e quasi monoingrediente. La visuale è sempre etno-gastronomica, nel senso che i 6 progetti individuano nella gastronomia un fulcro attorno a cui sviluppare forme di turismo esperienziale ricchissime di contenuti storico-culturali e socioeconomici, perché oggi il come (emozioni, relazioni…) vale più dei “dove” intesi in senso geografico. Il pesto, ad esempio, consentirà un viaggio appassionante dalla romanizzazione sino alle “cuciniere” di fine ‘800, aprendo diverse visuali. La spungata di Sarzana sarà il virtuoso pretesto per raccontare la Via Francigena, candidata a divenire patrimonio dell’umanità Unesco.”