22 mar 2015  | Pubblicato in Ligucibario

More than honey, un titolo da cineteca

Natura magistra vitae

Natura magistra vitae

Conosco bene il miele come prodotto, frequento personalmente alcuni apicoltori (e so quanta passione “investano” nell’attività), mi sbalordiscono quelle storie dal mondo, una per tutte: le api nere del Nepal, che mi raccontano quanta fatica spendano e quanti  rischi corrano alcuni uomini pur di non rinunciare all’oro ambrato che cola dai favi…
Eppure, qualche sera fa, assistendo presso il cineclub Nickelodeon di Genova alla proiezione di “More than honey, un mondo in pericolo”, mi sono reso conto di quanto poco ci siano familiari l’organizzazione dell’alveare e soprattutto la vita dei meravigliosi insetti che lo popolano.
Sentenziò (si dice) Albert Einstein: qualora le api dovessero scomparire, all’uomo non resterebbero più che 4 anni di vita. Cari lettori, vi partecipo una pessima notizia: le api stanno scomparendo, “travolte” – guarda caso – dall’azione dell’uomo. Se le specie addomesticate non verranno presto rinforzate da quelle selvatiche, prepariamoci agli scenari peggiori.
Il film, un gioiello di riprese mozzafiato del regista svizzero Markus Imhoof, girate un po’ in tutto il mondo (da cineantologia il volo dei fuchi intorno alla regina), guida lo spettatore dentro la dissennatezza dell’uomo, che per asservire le api ai diktat quantitativi e all’industria le sottopone a stress esiziali. Quanta malinconia nello scoprire le covate acide, che obbligano a distruggere tutto, gli acari killer, che spadroneggiano intorno alle api, le carcasse di migliaia di esemplari, che non sopravvivono a trasporti – di fatto – deliranti e crudeli…
“More than honey” è una pellicola da diffondere presso le scuole, un viaggio (dalle Alpi alla Cina, dalla California ad una disabitata isoletta australiana) per comprendere che non siamo i proprietari del pianeta bensì i componenti di una grande famiglia, quella umana, che se riprenderà possesso della ragione, a scàpito del business fine a se stesso, potrà garantirsi un cibo più dignitoso e un avvenire più felice. Saprà farlo? Da enogastronomo (che ogni giorno “scopre” scandali e truffe agroalimentari), ho qualche dubbio in proposito.

Appuntamento sempre al Nickelodeon (via della Consolazione), martedì 24 alle ore 21.15, con “God save the green”.

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