In un tempo che tutto vorrebbe massificare e standardizzare, sono viceversa non pochi i turisti e i consumatori che pretendono di sperimentare ed acquistare autenticità (viaggi, emozioni, sapori, artigianato), e soprattutto – come ovvio – in Italia.
Il Mercato Orientale di Genova, malgrado il numero di genovesi (e non solo!) che quotidianamente l’affolla con passione, è luogo di qualità e di momenti ‘slow’, nei quali approfondire il dialogo col bottegaio di fiducia e le peculiarità dei tanti, magnifici prodotti in esposizione, fra coloratissimi banchi e vetrine.
Inoltre, il primo piano del Mercato è in fase di ristrutturazione, un importante intervento che ne cambierà il volto, rendendolo sempre di più un’area di benvenuto gastronomico dove trascorrere buon tempo (per saperne di più clicca https://www.youtube.com/watch?v=FDI4MgcYZrc).
Non a caso, quest’animato ‘suq’ è via via sempre più meta di tour guidati, nonché epicentro di una proposta di turismo esperienziale, “C’è pesto per te”, ideata da Luisa Puppo, che svela ai buongustai italiani e stranieri – ma anche a giornalisti, foodblogger… – un quartiere commerciale tuttora vivissimo e alcune tradizioni della ‘Superba’, fra sciamadde e street food, torte di verdura e friscêu.
Io che mi occupo di enogastronomia mediterranea da quasi vent’anni, da circa quaranta conosco molto bene il Mercato Orientale, infatti mi ci condussero, ragazzino, mia mamma e la mamma di mia mamma, che fu cuoca in innumerevoli trattorie, e maestra di problem solving, ovvero in pochi minuti sapeva sfamare pullman di turisti grazie a memorabili spaghetti, cottura ben al dente in abbondante acqua salata, conditi al pomodoro, con extravergine e qualche fogliolina di basilico fresco (da pesto) … La semplicità è di per sé un’arte (gli osti tricolori non dovrebbero mai dimenticarlo), il piatto ti consente subito di avvertire se l’autrice o l’autore, nel confezionarlo, ti hanno voluto bene o hanno privilegiato obiettivi meno nobili.
Quel ragazzino rimase affascinato dal Mercato Orientale, forse per questo gli ho dedicato nel tempo tanti articoli, le parole (e le consulenze di marketing, e i corsi di formazione) sono la mia personale battaglia per custodire e promuovere un’enogastronomia, quella ligure, che reputo (pur apprezzandone molte anche a livello internazionale) fra le più salubri, creative, profumate ed attuali.
Sono la mia battaglia a favore dell’extravergine nella focaccia (al posto di strutti e sanse), delle cultivar antiche (al posto delle varietà ogm), della maggiorana (al posto dell’origano) nelle verdure ripiene e nel polpettone, delle farine semintegrali macinate a pietra (al posto delle 00 industriali), del burro di cacao (al posto delle materie grasse sostitutive) nel cioccolato, della vaniglia di qualità (al posto della vanillina chimica)…
Venerdì 29 settembre ho vissuto al Mercato Orientale una mattinata bellissima, di cui qui sotto puoi recuperare i relativi video. Un piccolo ‘assaggio’ di quello che il mercato regala dal vivo, piacevolmente amplificato, rumori odori voci, e sempre la possibilità di una spesa personalizzata, grazie ai consigli e alle ricette (e al sorriso) dei bottegai zeneixi. Consigli preziosi per accorciare le filiere d’acquisto, favorire le economie locali, ridurre gli sprechi, giovare all’economia domestica e – non di rado – anche al benessere dell’organismo, che recupera proprio nella dieta mediterranea gli antichissimi sapori della famiglia e della salute (olio, verdure, frutta, pescato…).
Sono stato in graditissima compagnia di
Mario Enrico, presidente del Consorzio Mercato Orientale, 49 anni di carriera e di implacabile selezione del meglio merceologico. L’ascolto di ciò che dice ma anche la semplice vista dei suoi salumi e formaggi (tra cui un Parmigiano DOP 55 mesi), della sua cima, dei suoi pani (sovente pasta madre, e niente chimica mai) e delle sue pastefrolle vale già un viaggio del gusto… Per visualizzare la videointervista a Mario, clicca https://www.youtube.com/watch?v=KRUpOyeQ6DY.
Maurizio, della pescheria ‘La perla’, tempio di sua maestà lo stoccafisso e del baccalà, ma banco di cento meraviglie dove ritrovare, oltre ai branzini (löassi) tanto richiesti per le cene di charme, anche il pescato cosiddetto ‘povero’, definizione delirante, ed ottimi sgombri (laxerti), localissimi sugarelli (söeli), i lanzardi di Monterosso… Mi sono permesso di trarre la foto dal sito web della pescheria, ve ne sono di così esaurienti (navigatelo!) da costituire quasi un “corso” di avvicinamento ai tesori del mare… Per visualizzare la videointervista a Maurizio, clicca https://www.youtube.com/watch?v=zomZqXfAZmA.
Loredana, magnifico sorriso del pastificio ‘Leonardi’, un artigianato di gnocchi e troffiette ma anche di sfoglie sottili che esaltano i ripieni, ad esempio nei soavissimi, panciuti pansoti, profumo di Golfo Paradiso, mare verde di preböggiön, che in stagione cresce felice grazie al calore dei muretti a secco, le massaie conoscevano decine di varietà di erbe spontanee, ma raramente rinunciavano alla talegua, la Rheicardia picroides… Per visualizzare la videointervista a Loredana, clicca https://www.youtube.com/watch?v=QmlRUpNkBhU.
Fabio dell’ortofrutta ‘L’angolo verde’, che consacra molti spazi e primizie top di gamma alla Liguria (basilico di Celle, tarassaco di Crevari, castagne della Val Trebbia, salanova di Albenga, radici di Chiavari…), dispensando suggerimenti preziosi ad un cliente che oggi, sempre più disorientato dalla pervasività del marketing e dalle frodi alimentari, s’interroga su intolleranze ed allergie, su cos’è autoctono e cosa no, e abbisogna di nutraceutici veri… Per visualizzare la videointervista a Fabio, clicca https://www.youtube.com/watch?v=HcgmTzYNIbI).
Fabrizio dell’ortofrutta ‘Rela’, sosta irrinunciabile per chi abbia a cuore freschezza e bellezza e si conceda nell’atto di alimentarsi anche un’esperienza estetica, oltre che gustativa (strabilianti la frutta esotica, in stagione i funghi nostrani direttamente dal contado, i mitici fichi brigiasotti maturati col tocco d’olio e squisiti a fine settembre…, amico lettore devo aggiungere altro??). Per visualizzare la videointervista a Fabrizio, clicca https://www.youtube.com/watch?v=Y-dBrZ4MZtk.
Luca de ‘I pronti di Luca’, gastronomia tipica dove scoprire un’introvabile russa col tonno ed un pesto che non trova rivali, e l’attigua macelleria, dove coi tagli scelti (carni e pollame piemontese, suino reggiano, Wagyu-kobe, Warta polacche…), l’asado, gli ossobuchi, fanno bella mostra di sé (Deogratias, visto che ho dedicato loro uno dei miei libri) le frattaglie, il mitico quinto quarto, fra cui maschetta da bolliti misti e trippe (di scottona), quelle che Genova cucina ‘accomodate’ o ‘alla sbira’, forse ultimo conforto che gli sbirri della torre grimaldina di Palazzo Ducale consentivano ai condannati a morte. Per visualizzare la videointervista a Luca, clicca https://www.youtube.com/watch?v=Vv5H9EkxorE.
Mercato Orientale…, la conferma che i cibi sono mani, voci, volti, colori, odori, usi, culture, i cibi raccontano storia e ancor più storie, non certo nel senso di fanfaluche, bensì di attimi vissuti nella quotidianità, nell’atto quasi sacro del nutrirsi e del condividere. I cibi disvelano sapienze, ed il Mercato Orientale di Genova è uno dei luoghi migliori dove avvicinarle, dove saziare (e oggi non è plusvalore da poco…) anche l’appetito di conoscenza.
Venerdì 29 settembre ho vissuto al Mercato Orientale una mattinata bellissima.
Umberto Curti
P.S. se vuoi saperne di più circa i tanti libri che ho scritto, clicca http://www.ligucibario.com/i-libri-di-umberto-curti/