22 dic 2021  | Pubblicato in Ligucibario

L’Avvento con Ligucibario. Pandolce al chinotto

il magnifico abete di Varazze

il magnifico abete di Varazze

Tempi di lavorazione: 1 ora abbondante
Difficoltà: medio-alta
Ricetta per 8-10 commensali

450 g di farina ‘00’
250 g di burro
150 g di zucchero
2 uova intere + 1 tuorlo (categoria A)
35 g di miele (non castagno)
Acqua di fiori d’arancio (1 cucchiaio generoso)
1 bustina pre-dosata di baking (lievito chimico per dolci)
Dadini di chinotto di Savona candito (150 g circa), uvetta sultanina (200 g), pinoli italiani (50 g)
1 presina di semi di finocchietto
Qualche goccia di Marsala (discrezionale)

Di questa tradizione del Natale genovese e ligure ho scritto infinite volte. E’ un rito che si perpetua ogni anno, alcuni prediligono la versione alta e più antica (lievitata con pasta madre), altri – ormai la maggioranza – quella bassa e più recente. Che io qui “rifinisco” col chinotto di Savona candito.
Ammorbidite 30 minuti l’uvetta in acqua tiepida, intanto lavorate la farina setacciata con lo zucchero e il baking (alcuni aggiungono il baking successivamente). Nella classica fontana da impasto unite ora rapidamente le uova (ispezionate in una ciotolina), il miele, l’acqua di fiori d’arancio e il burro a pezzettini già ammorbidito a bagnomaria. Ottenete un amalgama omogeneo. Accendete il forno per portarlo a 170°C, intanto insistete sull’impasto per qualche minuto, premendolo sul piano di lavoro così che poi non si crepi. Incorporatevi l’uvetta strizzata, il chinotto di Savona candito, i pinoli (tostati), il finocchietto, realizzando una “pagnotta” alquanto sferica, che dovrà esser liscia e non troppo soda/compatta. Se occorre, addizionate anche qualche goccia di Marsala e/o d’acqua tiepida. Posizionate il pandolce sulla leccarda, precedentemente coperta con carta da forno, pressate un poco, e con la punta di un coltello incidete sulla sommità il segno di una croce, oppure un triangolo. Infornate e cuocete per circa 45-50 minuti (ciascuno conosce il proprio forno). Attenzione che non resti crudo all’interno.
L’abbinamento enologico non potrà che essere un passito a bacca bianca, magari un favoloso DOC Cinque Terre Sciacchetrà, servito nei tulipanini a 8°C.
A questo link l’antipasto (soppressa di polpo), a questo il primo (ravioli in brodo di cappone),  a questo il secondo (tacchino alle castagne).
Buon Natale da Ligucibario®, amici Lettori!

Umberto Curti
umberto curti

 

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