25 mag 2023  | Pubblicato in Ligucibario

La spungata porta buono

spungata

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Ho raccontato (e cucinato a Natale*) cento volte la spungata di Sarzana, e cento volte ho percorso – protetto da due fortezze… – le vie di quel vivo e suggestivo centro storico, forse chissà calcando le orme di Sigerico da Canterbury, che viaggiava alla volta di Roma… Negli zaini di pellegrini e viandanti medievali occorrevano calorie ben conservabili.
Da queste parti passò, già esule, anche Dante, anno domini 1306, per mediare contese (puoi leggermi a questo link).
Sarzanese era Tomaso Parentucelli, asceso 50enne al soglio papale nel 1447 col nome di Niccolò V.
E lungo via Mazzini si trova la casa dei Bonaparte di Sarzana, vi visse Gabriele Bonaparte, figlio di Francesco, che nel 1567 partì alla volta di Ajaccio in Corsica dove nascerà Napoleone.
Di recente poi mi hanno accennato ad una torta “favetta”, ricetta del 1793 che la famiglia Neri-Sartori avrebbe recuperato nelle proprie dimore, un tempo convento domenicano. Una comunità domenicana è documentata in Sarzana da cenni indiretti di alcuni memorialisti locali, in particolare da Ubaldo Formentini, che rammenta la chiesa di San Domenico cui era annesso un convento. Edifici oggi demoliti (certamente già dal 1799), ma che conobbero fasti durante l’epoca rinascimentale.
Alcuni giorni fa la spungata – o per meglio dire la pasticceria ligure – mi ha fatto conoscere di persona la gentilissima Emanuela Pericu, volto noto di RAI3, la quale ha curato da levante a ponente un riuscito servizio sulle principali preparazioni regionali (la spungata è fruibile a questo link)…
Conversando, abbiamo di fatto condiviso un’attitudine, ovvero l’amore per la storia dell’alimentazione e per quelle tradizioni profondamente made in Liguria che anche il turismo esperienziale va sempre più apprezzando. Cultivar autoctone, filiere brevi, senso di comunità, genius loci, buonessere…
Circa Emanuela Pericu suggerisco poi ai miei lettori anche il blog “E’ tutto un viaggio”, in particolare l’avvincente racconto (a questo link) della camminata lungo la Via Postumia in compagnia di Andrea Devicenzi, atleta paraolimpico che, perduta una gamba in un incidente giovanile, è costretto a muoversi con le stampelle, ma…
Belle storie. Ne abbiamo bisogno. Merci, et à bientôt!
*privilegiando confetture di pere e fichi…
Umberto Curti
umberto curti

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