30 mag 2018  | Pubblicato in Ligucibario

Il “concerto” di Mina Popìa e Umberto Curti

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“Standing room only” venerdì 25 maggio in occasione di Quattro terre in Azzurrodue, la cena ideata da Umberto Curti e splendidamente realizzata dalla brigade de cuisine di Azzurrodue per celebrare – reinterpretando alcune ricette storiche – la Liguria ed i suoi vini.

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L’elegante terrazza del ristorante, proprio sulla scogliera fra Arenzano e Vesima, si è via via animata di commensali che hanno gustato le verdure ripiene al profumo di maggiorana fresca, e their majesties le acciughe impanate e fritte con scorzette di limone candite, abbinando Felcebianco (trebbiano, vermentino, malvasia) di Ortonovo.
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Poi i ceci di Tursi in zimino con moscardini (il piatto di più complessa esecuzione), e i bellissimi croxetti del Levante con muscoli e pinoli, abbinando Acini Rari (Pigato) della D.O.C. Riviera Ligure di Ponente.
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Per secondo la buridda (dall’arabo come zimino), mista di polpo e molluschi, con crostini aglio e rosmarino, abbinando Serasuolo (Ciliegiolo) della D.O.C. Colli di Luni.
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Infine – last not least! – la torta stroscia all’olio extravergine con la marmellata di chinotti, abbinando Vin du Preve (Pigato passito) di Ranzo, un prete che sapeva vivere… Tanti, ma davvero tanti i complimenti a Mina Popìa, la titolare, che ha saputo individuare vini ideali per ognuna delle “sperimentazioni” di Umberto Curti.

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In una terra dove la socialità non è dote così diffusa, ma viceversa la creatività sa purtroppo inventarsi ogni pretesto per disertare gli eventi altrui (la nonna 98enne cui ricrescono i dentini da latte, il timore che per le riviere occorra il passaporto, l’intolleranza all’acqua minerale, l’agenda sempre fully booked compreso il venerdì sera, gli spifferi troppo pungenti delle location, l’improvvisa fuga del consorte con una ballerina di kizomba, l’imprevista e strabiliante volontà di mettersi a dieta…) siamo felici di aver costruito qualche ora di letizia e buoni – anzi buonissimi – sapori per una molteplicità di ospiti, dentro un’atmosfera relaxing ma quasi da ridente trattoria bolognese, col plusvalore (beninteso) del sussurro delle onde…

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Forse…mai quanto alle iniziative di Ligucibario® i sempr’assenti hanno sempre torto.
Alla prossima! Chissà che Mina e Umberto (e Angela) non escogitino qualcosa a settembre per rendere meno grigio il passaggio dall’estate all’autunno… Stay tuned!
Luisa Puppo

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