21 mar 2013  | Pubblicato in Evento in arrivo

Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana presentato alla Biblioteca Berio di Genova

Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana, Umberto Curti

Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana, Umberto Curti

Come anticipato dagli Eventi di Ligucibario, martedì 26 marzo, ore 17.00, la Biblioteca Berio in Genova “ospita” il volume di Umberto Curti Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana (ed. De Ferrari) con una presentazione-conversazione tra l’Autore e Sergio Carozzi, Responsabile settore attività produttive della Camera di Commercio di Genova. Per l’occasione condividiamo con i nostri navigatori  alcune notizie sull’opera a integrazione di quanto illustrato nella sezione “Il Gusto: i libri” del nostro sito. Vi aspettiamo martedì pomeriggio!

Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana narra la storia dell’alimentazione in Liguria dai primi insediamenti umani fino alla romanizzazione. Si tratta di una lettura di taglio etno-gastronomico, scorrevole e avvincente come un romanzo, e colma un vuoto nella saggistica fin qui prodotta da studiosi d’altri indirizzi. Cerca di restituire vividamente, attraverso il dato dell’alimentazione (ricco d’aspetti simbolici), i giorni le opere i bisogni, ma anche i riti e gli afflati, di uomini vissuti centinaia o migliaia d’anni prima di noi, e pure a noi vicinissimi.

Nel volume, che traccia una paleogeografia dell’intera Liguria, sono via via approfonditi, anche tramite le fonti letterarie antiche, le aree ed i luoghi liguri più significativi relativamente ai commerci, alla pesca, alla pastorizia, all’agricoltura. I formaggi che salpavano dal porto di Luni, il frantoio del Varignano e l’export oleario, il moretum “salsa da mortaio” antenata delle attuali, il vino nella Tavola Bronzea della val Polcevera, Albenga “capitale” della resistenza ai Romani così come della piana più fertile della Liguria… Emerge il ritratto di una terra di difficile attraversamento e accesso, ma compiutamente mediterranea, ieri affascinante quanto oggi, e di un popolo coraggioso che sin dalle origini riconobbe alla natura, ai monti, alle acque una sacertà profonda che commuove l’uomo contemporaneo.

Conclude – per così dire – il volume una sezione di 10 ricette + il famoso garum, che sono parse, per ingredienti e caratteri organolettici, quanto oggi nella cucina ligure vi sia di più “simile” a quel che – durante le remote età e la romanizzazione prese in esame – costituiva l’alimentazione dei Liguri: machetto, castagnaccio, mes-ciùa, prescinsêua, capra stufata, farinata di ceci, lumache in umido, gattafin, cavolo-rapa e navoni, testaroli.

L’opera propone, fra le altre, le prefazioni di Paolo Odone, Presidente della Camera di Commercio di Genova, e di Mauro Palumbo, Ordinario di Sociologia presso l’Università di Genova.

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