Sotto gli auspici del Ministero del turismo ellenico e di World Food Travel Association (di cui sono membro) si è tenuto lo scorso 27 settembre ad Alexandroupoli, in Tracia, il workshop internazionale “Food tourism: a piece of cake?”.
Organizzato da WFTA, TopTourism, RespondOnDemand e Ramada Plaza Thraki Hotel (splendida sede ospitante), l’evento ha focalizzato il turismo enogastronomico nelle sue effettive potenzialità per la promozione dei luoghi, dell’industria dell’ospitalità, delle produzioni locali.
Ha aperto i lavori il fondatore di WFTA, Erik Wolf, seguito da relatori greci e di altri Paesi, invitati a condividere le loro competenze ed esperienze. Le buone prassi hanno talora una “trasversalità” che conferma quanto il benchmarking sia…l’invenzione che consente tutte le altre, purché si sappia ascoltare e porsi in discussione, purché si voglia migliorare.
Tra il folto pubblico, opinion leader, imprese ricettive e dell’intermediazione di viaggio, sodalizi gastronomici, membri di Camere di Commercio ed enti istituzionali, foodbloggers, cuochi, scuole pubbliche e private…, i quali hanno prodotto un ricchissimo e stimolante programma di relazioni, come da programma visionabile al link
https://www.foodtourismapieceofcake.com/about-us
La mia presentazione, inerente la Food&Wine cross-cultural communication, ha proposto come titolo (che qui traduco) “L’identità Mediterranea: cibo, vino ed olio extravergine come esperienze turistiche”, credo siano dunque già chiari i contenuti che ho sintetizzato – e gli obiettivi che mi sono prefissa – raccontando il pesto al mortaio, la focaccia genovese, le tradizioni dell’artigianato…e tutto ciò che da anni Ligucibario® descrive e valorizza talora, come in questo caso, anche in lingua inglese. Cibi della tradizione come perni intorno ai quali sviluppare prodotti turistici esperienziali e “ad alto tasso web e social”.
Non sono certo rimasti estranei al mio racconto né l’olio DOP Riviera Ligure (che si “confronta” in Grecia con eccellenti “rivali”) né, a livello rappresentativo, le immagini di quel monumentale cappon magro “costruito” qualche giorno prima da Mina Popia (e Umberto Curti) sulle terrazze di “Azzurrodue” ad Arenzano…
Ma l’occasione mi è risultata propizia anche per sottolineare le tante vicinanze in primis aromatiche fra la cucina ligure e quella greca, le salse al mortaio, le bughe fritte, la torta di spinaci, i souvlaki…
Tuttavia, massimamente su alcuni punti ho trovato concorde gran parte della platea di consulenti e manager, ovvero l’urgenza – da parte delle (micro)imprese mediterranee del commercio, dell’artigianato, dell’agroalimentare… – di comunicare in lingua inglese, di ottimizzare l’uso dei social media, di praticare un idoneo storytelling dinanzi a quei turisti ed ospiti che sempre più chiedono sensazioni, emozioni, autenticità.
“Food tourism: a piece of cake?” ha reso possibile condividere anche alcune fasi – per così dire – extralavorative, nelle quali i diversi professionisti si sono “scambiati” punti di vista ed input, nello spirito di dar vita ad una rete a pieno titolo europea dove connettere sempre di più saperi e ruoli.
Significativi anche i laboratori, tra degustazione tecnica e storytelling, di cucina greca, olii extravergini, e caffè percolati a freddo, che dettaglierò in un successivo articolo.
La sera, poi, I must confess è stato bello riunirsi tutt’insieme intorno a un tavolo (ciascuno coi propri retroterra umani e professionali) e gustare per cena un carosello di “meze” (i tipici assaggi greci), dove spiccavano melanzane, pesci lavorati a crudo, feta ovina… Ogni piatto svelava la passione e la cura con cui era stato realizzato. Complimenti a chef e brigate di cucina!
Da Ambasciatrice di Genova nel mondo ho ritenuto doveroso portare anche i saluti della mia bellissima città che, come ben noto anche a livello internazionale, è stata di recente “mutilata” da una sciagura incredibile, ma sta investendo ogni risorsa ed energia per risollevarsi.
Ringrazio gli organizzatori di “Food tourism: a piece of cake?” per l’utile e piacevole opportunità concessami, e non mi resta che rivolgere un affettuoso saluto a tutti coloro coi quali ho trascorso davvero buon tempo, non solo di segno lavorativo. A presto, ci attende Londra il 4 novembre con “FoodTrex London, food travel innovation summit”!
Luisa Puppo
Complimenti Luisa: sempre esauriente e coincisa con una chiarezza….sorprendente e impeccabile!
Un caro saluto…