Lunedì 16 novembre si festeggia il decennale del riconoscimento UNESCO alla “dieta mediterranea” come patrimonio immateriale dell’umanità.
Questa dieta, da tutelare e promuovere (in primis nelle scuole) per la sua salubrità, acclarata scientificamente, modella valori alimentari che richiamano il senso di comunità, perché è contemporaneamente identità culturale e stile di vita, paesaggio e tavola, sapienza gastronomica e rito conviviale.
Secondo dati reperibili anche online, 1 italiano su 3 la pratica, e i consumi di carne stanno via via scendendo, a fronte – specularmente – di un positivo aumento dei consumi di verdure e legumi. Inoltre, si dimostra anche un’efficace alleata nella prevenzione/riduzione degli sprechi alimentari secondo il 64% degli italiani, quasi 2 intervistati su 3.
Per me, che da vent’anni “conduco” Ancel Keys e la sua piramide nelle aule dove insegno e dentro il web dove scrivo, il 16 novembre vale dunque – anche nella mia veste di direttore scientifico di “Genova World” – come ennesima occasione per sottolineare i contenuti positivi dell’enogastronomia ligure.
Io vivo presso una delle sponde su cui il “Mare nostrum” – mare che unisce e non divide – sposa le proprie onde ad un ricettario moderno, policromo, profumato, geniale persino nelle frugalità. Un ricettario che – nelle sue migliori declinazioni – sa privilegiare verdure e pescato, filiere brevi, cotture non invasive, olii extravergine… L’antitesi dei consumi massificati, del trash food, delle chimiche, dei prodotti di cui non si riesce a ricostruire le genetiche.
Ed è un ricettario grazie al quale dialogo con professionisti e amici come il giornalista Marco Benvenuto, l’allergologa Paola Minale, l’agricoltore Stefano Bruzzone, i ristoratori Stefano Torre e Gianni Bruzzone, l’imprenditore del legno Roberto Pesce, lo storico Alessandro Giacobbe… Verrà il giorno in cui riunirsi di nuovo, e scambiarsi buon tempo ed utili parole prima ancora che assaggiare ottimi cibi. E’ novembre, mese un po’ malinconico, potremmo consolarci – ne approfitto amico Lettore per passarti 4 mie ricette – con un paté o una soppressata di polpo (link) per antipasto, proseguire con un piatto di minestrone alla genovese (link), a seguire un trancio di tonno alla piastra (link), e infine una coppa di prescinsêua con miele (link), rievocando il breakfast dei “vecchi” contadini dell’entroterra… Che ne pensa Paola Minale?
E cosa verseremo in abbinamento nei calici? Prosit!
Umberto Curti
13 nov 2020 | Pubblicato in Ligucibario
Dieta mediterranea, patrimonio UNESCO
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