22 ott 2020  | Pubblicato in Ligucibario

La vita ai tempi (di nuovo) del Covid

DSCN1714Presumo che le persone “libere” e pensanti siano ormai dell’idea che ci stiamo avvitando dentro una nuova crisi Covid a causa dei menefreghisti e degli sciocchi.
Leggo sul web le preziose parole di una terapeuta, Vera Slepoj, secondo la quale: “E’ stato fatto un grande errore: negare la realtà. Si è passati dalla paura, all’illusione vuota di quell’andrà tutto bene senza fondamento. Poi è arrivata l’estate che è vacanza, e dunque negazione, rimozione perfino, l’economia è stata un alibi per far ripartire tutto. C’è stato un atteggiamento euforizzante fine a se stesso…”
Io ricordo bene le immagini di qualche mese fa, certe spiagge affollate, le apericene, le discoteche, la movida, i viaggi, i “birichini” sempre senza mascherina, i virologi uno contro l’altro, un delirio di assembramenti come se niente fosse stato, l’arroganza degli pseudoesperti e dei guitti televisivi…
Ora che si riparla – con terrore – di lockdown (e di governanti inadeguati, e di trasporti pubblici stracolmi, e di terapie intensive, e di decessi) tutti però si dichiarano innocenti, si estinguono pian piano persino i negazionisti… Sopravvivono, più che altro, i litigiosi da “social”. Il consueto italico spettacolo, dentro un’epoca schiava del superfluo, e dimentica dell’essenziale.
Io, da qui, mi limito – sommessamente – ad affermare che la salute pubblica non può e non deve mai esser posposta agli interessi economici, a maggior ragione se tali interessi vengono perseguiti senza senso di responsabilità, o comportano compromessi insostenibili. Quando infuria una pandemia, occorre garantire – e nei limiti del possibile… – solo le attività fondamentali.
Lavoro da molti anni nel turismo, nel food, a stretto contatto con le economie del territorio, e la crisi sta toccando eccome anche la mia azienda. Ma la vita, e il diritto collettivo di viverla il più a lungo possibile, vengono prima, mi spiace, di qualunque business. Su un pianeta via via senza vita, del resto, neppur si porrebbe il problema.
L’auspicio è dunque che, insieme al vaccino, presto sia finalmente distribuito anche un anticoncezionale alla mamma degli sciocchi, che tende a vita sregolata e a continue gravidanze.
Umberto Curti
umberto curti

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