Si è felicemente concluso il corso ISCOT Liguria per “Cioccolatieri: l’arte del cibo degli dèi” (300 ore di cui 188 di laboratorio), accessibile a disoccupati/occupati, che ha visto la partecipazione di 10 corsisti di età, provenienze e retroterra conoscitivo-professionali molto diversi. Oltre a specifiche competenze tecniche di cioccolateria (creazione, lavorazione, decorazione…), il percorso formativo ha sviluppato anche contenuti di organolettica, marketing, creaimpresa, e lingua inglese per l’interazione col cliente/turista anglofono, poiché oggi anche “cioccolatiere” è una professionalità a 360° che deve padroneggiare abilità molteplici e differenti, così da affacciarsi in modo duttile e competitivo sul mercato del lavoro dipendente o della professione autonoma. Il project work conclusivo, strutturato dai docenti Umberto Curti e Luisa Puppo (Welcome Management – Ligucibario®) una volta “consolidate” le competenze circa i cacao, le altre materie prime e le principali lavorazioni, ha infine chiamato i corsisti all’ideazione di praline che proponessero, oltre all’originalità, anche un legame forte col territorio e i suoi sapori tradizionali.
Sotto la supervisione del docente di diretto riferimento, il pasticcere Paolo Lo Curzio, i corsisti Elisa A. e Manuel hanno pertanto progettato il “Choccamatti”, giocoso e goloso brand per cioccolatini dentro i quali recita un significativo ruolo il celebre “Amaro Camatti”, uno tra i made in Liguria più amati – non solo al ristorante – per il fine pasto. Elisa P., Eleonora e Laura hanno dato vita ad un cioccolatino “Essenziale”, le cui due versioni (audace ma felice sperimentazione) beneficiano rispettivamente dell’olio extravergine DOP ligure e della lavanda ponentina, omaggio alla Riviera ligure-provenzale degli uliveti e dei profumi. A Rosirlei, Gilmar, Barbara e Raffaella si deve un poker di proposte, il loro progetto “Dolci sapori” racchiude infatti cioccolatini sposati a canestrello, amarena, amaretto e vino ippocrasso (bell’idea della ditta di Paolo Tonti, in vico Ansaldo a Genova). Carla, infine, si è cimentata con una “Piazza dei profumi”, racchiudendo in un’elegante confezione-finestra, tipo persiana genovese, ben 6 diverse praline, aromatizzate con basilico, salvia, timo…, un vero scrigno di odori di Liguria. L’ultimo giorno di corso, 29 maggio, ha rappresentato una sorta di “vernissage” di presentazione presso il laboratorio Iscot, con una parata di praline tanto eleganti a vedersi quanto gradevoli a mangiarsi. Unanime il plauso che ha gratificato i corsisti, anche da parte della gentile Signora Ilaria Cavo, Assessore regionale alla comunicazione, formazione, politiche giovanili e culturali, e di Paolo Odone e Maurizio Caviglia, rispettivamente Presidente e Segretario generale della Camera di Commercio di Genova.
Praline al profumo di Liguria, come sarebbe potuto essere diversamente?
Luisa Puppo, Umberto Curti