Sull’ultimo numero del magazine bimestrale LiguriaFood (ed. Sabatelli, Savona) il nostro Umberto Curti ha avuto il piacere di ricostruire (con la consueta cura) e di raccontare ai lettori una storia fra le più dolci, quella delle caramelle che – per produzione e botteghe – hanno interessato la nostra regione. E le nostre papille gustative!
Caramelle in Liguria. Il gusto del ricordo
Una storia fra saudade e presente che rievoca le nostre infanzie, le nostre predilezioni, i nostri riti e regali.
Pumeletti alle viole, tavolette danesi, caramelle frizzanti, ginevrine e ginevroni, confetti, pescetti di liquerizia, anicini…, microcosmi di ieri ma talvolta anche di oggi, scatole colorate, e i rimproveri delle mamme quando il troppo era troppo (al cinema, una confezione di gommose alla frutta rischiava di non sopravvivere alla durata dei film…). Il mio ricordo più intenso è il “cassetto delle caramelle” della nonna, voluttuoso scrigno di caramelle Baratti & Milano dall’elegante incarto retro “a farfalla” e dai gusti assortiti…
Caramelle in Liguria. Una storia dolcissima
Genova e dintorni videro, come noto, importanti accadimenti, che testimoniano aspetti anche socioeconomici sempre interessantissimi da indagare e descrivere.
Nel 1909 in un piccolo laboratorio a Pegli nacque la “Elah”, nome aramaico/ebraico, ben presto celebre per budini, cubetti mou e dal 1924, prima in Italia, gomme da masticare.
Nel 1926 avviò la produzione a Cornigliano la “Dufour” (in origine “San Giacomo”) con favolose liquerizie.
Operava già, dal 1840, in quel di Sestri Levante la biscotteria-torroneria dei Rossignotti, famiglia cui oggi si lega anche lo storico bar pasticceria “Mangini” di piazza Corvetto a Genova…
Ma chi poi leggerà l’articolo di Umberto Curti, ricco di splendide immagini reperite dall’editore anche presso l’archivio della cioccolateria Viganotti di vico dei Castagna, troverà via via anche molte altre aziende, collegherà fatti, scoprirà aneddoti.
Buona lettura, buoni ricordi, e…miglior shopping!
Luisa Puppo