29 giu 2022  | Pubblicato in Ligucibario

Capacity building turismo

foto isnart

Va concludendosi la sessione primaverile-estiva degli webinar gratuiti organizzati, su piattaforma zoom, da Unioncamere e Isnart in sinergia con i sistemi camerali regionali intorno al valore del marchio “Ospitalità Italiana”. Capacity building turismo: una nuova destinazione d’uso, questo il filo rosso che ha accompagnato tutte le relazioni, seguite da un’audience varia, partecipativa e qualificata.

Via via sono state raggiunte la Calabria, il Veneto, la Puglia, l’Umbria, il Lazio, la Campania, il Piemonte, la Toscana, il Friuli Venezia Giulia, le Marche.

La nostra Luisa Puppo è intervenuta in tutte le occasioni, sinergicamente agli altri speakers, ribadendo l’urgenza trasversale – beninteso nel rispetto delle profonde differenze tra regioni – del fare concretamente sistema: integrando caso per caso le risorse costiere e gli entroterra, destagionalizzando meglio l’offerta, formando gli operatori ad un’accoglienza personalizzata.

Il turismo sta vivendo una fase di ripresa, ma l’Italia sconta ancora una serie di ritardi nella costruzione e promozione del product. Gli scorsi decenni, come noto, hanno costituito un’era geologica contrassegnata da turbolenze e deregulation (e certo non mi riferisco solo ai voli low cost e alle proposte di viaggio last minute…), tanto più che la stragrande maggioranza delle imprese tricolori, nei settori turismo-commercio-artigianato, conferma un modello di gestione famigliare, che talora ha connotazioni d’eccellenza, ma tendenzialmente fatica a tenere il passo della cosiddetta globalizzazione.

Il made in Italy, tuttavia, detiene oggi come ieri enormi potenzialità, purché l’offerta di beni e servizi – nel suo complesso, dalla camera d’hotel all’evento in agriturismo, dalla cantina-enoteca all’atelier artigiano… – parli interculturalmente la lingua dell’ospite, operi online in modo più costante ed efficace, evolva verso quelle capacità di storytelling grazie alle quali raccontare e dischiudere ai visitatori ciò che un territorio/un’azienda è, prima ancora di ciò che offre.

Priorità concettuali come il genius loci, le cultivar autoctone, le filiere accorciate, le qualità mediterranee del buonessere si mostrano in tal senso sempre più vincenti nel valorizzare quei patrimoni e quelle tradizioni che fanno dell’Italia una meta pressoché unica al mondo. Perfetta per quel turismo attivo ed “esperienziale” (sul tema leggimi ad es. a questo link) che via via ricerca paesaggi a misura d’uomo, borghi via dalla pazza folla, comunità a cui relazionarsi, ricette antiche, il come autentico rispetto al dove massificato…

Conosco bene la professionalità di Luisa Puppo, che nei suoi webinar ha certamente ribadito e divulgato una visione moderna della customer care e della qualità, che inizia già nel momento in cui il target esplora il web per costruirsi viaggi e vacanze (pare che 8 turisti su 10 ormai “prefigurino” online quel che vorranno poi acquistare e vivere, il customer journey implica quindi un pre-assemblaggio…). Il mio plauso, dunque, ad iniziative di sensibilizzazione e training come questa, iniziative alle quali, ovviamente, Unioncamere ed Isnart non sono affatto nuove. Il commitment degli operatori sul campo è la conditio sine qua non per addivenire ad una competitività tutta italiana e tutta vincente.

Amico Lettore, se desideri approfondire quanto sopra trovi il video dell’intero webinar in Calabria al link https://www.youtube.com/watch?v=BMCvh68RpKg

E le slide proiettate da Luisa Puppo in Veneto al link https://www.unioncamereveneto.it/wp-content/uploads/2022/05/presentazione-PUPPO-FdP-Capacity-B._veneto.pdf

Fammi sapere quel che ne pensi, e stay tuned!

Umberto Curti

umberto curti

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