Cammini in Liguria. Tra vie del sale, percorsi della transumanza, Terre Alte, vie del ferro, sentieri della Resistenza, acquedotto di Genova, via Postumia… un ventaglio di opzioni da Ponente a Levante.
Prosegue il corso GAE – Guida Ambientale Escursionistica presso l’Ente F.Ire di Genova, propedeutico all’esame di qualifica abilitante.
Il “viaggio” che ho proposto ai corsisti lungo l’Alta Via dei Monti Liguri ha consentito d’incontrare anche ulteriori cammini regionali.
Cammini in Liguria, un ricco catalogo
Le vie del sale, troppo numerose e importanti in Liguria per necessitare di spiegazioni: io amo soprattutto quella che da Erli risale verso Cerisola (in Liguria ma già provincia di Cuneo) e poi a San Bernardo di Garessio, ripristinata e accudita da un sodalizio di giovani, che ho avuto il piacere di conoscere la scorsa estate durante un evento a Castelvecchio di Rocca Barbena, cui partecipò anche Paolo Piacentini, autore del mirabile Appennino atto d’amore.
I percorsi della transumanza, che interessano tanto l’area malgara di Mendatica (cucina bianca, link qui) quanto la Val d’Aveto, patria della mucca cabannina…
Il sentiero cosiddetto delle terre alte, col segnavia TA giallorosso, che può valere come alternativa ove si voglia “abbandonare” la costa per rivivere tracciati (impegnativi) che un tempo immettevano nella pianura padana…
I percorsi delle Albisole e delle Stelle, tra la ceramica e la casa-museo di Sandro Pertini a Rovieto (Stella San Giovanni), via via salendo lungo l’itinerario (strada provinciale 334) che poi segue verso Sassello, prima bandiera arancione in Italia, luogo dove sono “ospitali” e “gustosi” per natura…
Le vie del ferro, che toccano Tovo San Giacomo e Isallo (frazione di Magliolo), riproponendo i trasporti del minerale che sbarcava in Liguria dalle miniere dell’isola d’Elba…
Area 24 a Sanremo, sul lungo tratto di ferrovia dismessa, e i lungomari Europa e De André da Varazze ad Arenzano, con paesaggi mozzafiato dinanzi ai quali camminare o pedalare senza fretta…
I sentieri della Resistenza, ad esempio fra Borzonasca e Rezzoaglio, che rievocano momenti della guerra partigiana di liberazione (1943-1945)…
La Via Postumia, o per meglio dire quel che intuiamo rimanerne (link qui), strada d’arroccamento che dalla Val Polcevera “schiudeva” da un lato la Val Lemme (bellissima Voltaggio), dall’altro la Valle Scrivia, non a caso un poco più a nord Libarna ha restituito alcuni interessantissimi resti di un’estesa città romana d’epoca imperiale…
La via cosiddetta dei feudi imperiali, che dal porto di Genova si collegava con finalità commerciali a Casella, donde si può anche, attraverso Montoggio, raggiungere Torriglia e la Val Trebbia, quella cara al poeta Giorgio Caproni…
L’acquedotto storico di Genova, che dal bel ponte-canale di Cavassolo, secentesco, in Comune di Davagna, scendeva alla città e ai suoi sempre più pressanti fabbisogni idrici…
I cento santuari del Genovesato (Acquasanta, Vittoria, Guardia, Coronata, Tre Fontane, Madonna dell’Acqua…), col loro apparato di memorie e beni culturali, che costituirebbero un tour perfetto per il turismo devozionale…
Infine, last not least, il catalogo dei cammini in Liguria comprende anche percorsi carretteschi, fliscani, malaspiniani…, che raccontano le vicende delle principali casate nobiliari liguri, talora in lotta l’una contro l’altra, vicende di cui rimangono un po’ ovunque castelli-fortezze e – per vivervi in tempo di pace – confortevoli palazzi…
Buon viaggio con Ligucibario®, portale dell’etno-gastronomia e della biodiversità (e senza alcun banner pubblicitario).
Umberto Curti