Mercoledì 20 giugno, ristorante “Il Boma” nel porticciolo high tech di Varazze, piena Liguria di Ponente, qui si è svolta la cena conclusiva di “Assaggia la Liguria”, il progetto (Regione Liguria, PSR 2014-2020 mis. 3.2) gestito da Enoteca Regionale della Liguria in cooperazione col Consorzio di tutela olio extravergine DOP Riviera Ligure e il Consorzio di tutela Basilico Genovese DOP.
Il menu ideato dal management del ristorante ha spaziato dalla brandade di baccalà con extravergine DOP Riviera Ligure ai mandilli de Vaze de.co. con pesto di Basilico Genovese DOP, dal polpo rosticciato su vellutata di trombette al semifreddo con chinotto di Savona candito. I vini bianchi di Sancio, vigneron in quel di Spotorno (SV), hanno conferito ulteriore territorialità ad una serata all’insegna del più autentico made in Liguria.
Ancora una volta il “pestosofo” Flavio Corazza ha realizzato dinanzi al pubblico un goloso pesto al mortaio, mentre Elisabetta Morescalchi (Enoteca Regionale), il sottoscritto (Consorzio extravergine DOP Riviera Ligure) e Gianni Bottino (Consorzio Basilico Genovese DOP) rispondevano alle domande di quanti, pur amando la buona cucina, ancora non padroneggiano tutte le caratteristiche e virtù di questi alimenti mediterranei non solo tipici, ma vettori di “buonessere”. Basti pensare ai polifenoli presenti sia nel vino sia nell’extravergine sia nel basilico.
“Assaggia la Liguria” proseguirà oltre queste 12 cene-evento realizzate fra La Spezia e Imperia, al servizio anzitutto di una finalità: consolidare da un lato il rapporto fra prodotti a denominazione d’origine, e dunque a qualità certificata, e ristorazione ligure, dall’altro condividere col consumatore tutta una serie di informazioni quanto mai preziose in un’epoca caratterizzata dalla fretta e da produzioni sempre più standardizzate.
Quest’opera di salvaguardia e valorizzazione della Liguria food&wine d’eccellenza consentirà intrecci virtuosi anche in direzione del turismo culturale e della biodiversità, perché le agricolture e la tradizione aggregano intorno a se stesse valori – in primis socioeconomici – diversi e molteplici e profondi. Qualsiasi “cronista”, al mio posto, concluderebbe dunque alzando un calice con un beneaugurante “Buona Liguria a tutti”.
Umberto Curti