È lo stomaco salato ed essiccato del tonno, una sorta di trippa/quinto quarto (non va confusa con la ventresca, più grassa, che è il pregiato filetto che “circonda” la cavità dell’addome). S’aggiungeva alla paga dei tonnarotti. Prodotto inserito fra i P.A.T. e “cult” di Alassio-Moglio (SV), tenera e molto gustosa, si cucina lessa, affettata e rosolata, e con patate – novelle – a Villanova d’Albenga (SV), nell’immediato entroterra ingauno. Ormai introvabile la ventresca sott’aceto, se non in qualche casa privata… Se t’appassiona il tema, leggi estesamente il mio pezzo “I mille volti del tonno” su “Il secolo XIX” del 31 luglio 2016
Umberto Curti
Ventre (la)
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