Martulus = martello, questa l’origine etimologica del manufatto. Di marmo apuano (il marmo non s’impregna di sostanze oleose), dotato di “orecchie” per facilitare le rotazioni, è in Liguria lo strumento dentro cui “battere” le salse da mortaio, fra cui il pesto, la più celebre, che significa appunto pestato*. Un tempo, serviva per pestare spezie e frutta secca, e…come fermaporte o vaso per le piante. Le 4 “orecchie” (protuberanze) valgono sia a girarlo mentre si pesta il contenuto, sia a poggiarlo sulle cosce, da seduti. Ma talora (ho studiato a lungo questo attrezzo), al posto delle orecchie v’erano viceversa dei beccucci a versatoio, per travasare liquidi all’esterno. Dopo l’uso si lava agevolmente con acqua tiepida e aceto. On line, un mortaio di circa 20-25 cm di diametro (più piccolo o più grande può risultarti meno funzionale) costa oggi intorno ai 40,00 euro. Per il pestello, tu affìdati sempre a legni più che duri, non al castagno.
* vedi qui nell’ALFABETO DEL GUSTO anche tutte le altre, agliata, salsa di noci, salsa di pinoli, marò di fave, machetto di pesce azzurro
Umberto Curti
Mortaio
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