| Alfabeto del Gusto

Manuelli Ferrer

Chef romagnolo (della patria di Pellegrino Artusi), ma d’adozione savonese, fu detto “oste di prua” per la sapienza nelle ricette marinare. Compilò “Pesto e buridda” con Dario G. Martini, volume arricchito dagli interventi di Luigi Veronelli – che lo ospitò in TV – ed Enzo Tortora, tuttora in commercio grazie ad una ristampa. Condusse, con cordialità ruvida, vari locali sulla Riviera di ponente e altrove (uno fu decorato dall’artista Lele Luzzati), spiccando per conoscenza degli alimenti ittici e creatività delle preparazioni. Le sue parole sono un costante amarcord dell’area di Zinola (periferia savonese) e delle battute di pesca iniziate sin dall’età di 12 anni. La sua cucina fu chiamata “a vela”. Con Nino Bergese e Angelo Paracucchi compone quella triade che da decenni stenta a trovare epigoni…
Umberto Curti
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