Il termine caponata deriva forse dal latino caupona = taverna, e piatti che unissero ortaggi e pesce si trovano anche già dentro i ricettari dell’800 napoletano. La capponadda è un mix di gallette ammorbidite, tonno (a Camogli la tonnara issava le reti 3 volte al dì), pomodori, acciughe, olive, capperi, erbe aromatiche… Quando possibile, si “decora” alla sommità con mosciamme. Affine alla panzanella toscana, si abbina validamente al DOC Golfo del Tigullio Bianchetta o al DOC Riviera ligure di ponente Pigato, alla giusta temperatura e nei giusti calici. Alla Spezia, il timo è l’erba preferita. Infine, la cosiddetta “insalata del maresciallo Caviglia” (si tratta di un militare e politico finalese del ‘900) è un mix con prevalenza di pesci, tonno, acciughe salate, bottarga e musciamme. Ricòrdati che io sono tra coloro che “rinnegano” una discendenza diretta del cappon magro dalla capponadda.
Capponadda di Camogli (GE) 4
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Io quando posso, prendo il treno e vengo a Zena. Una città bellissima con tante cose da scoprire…Ormai Genova e la Liguria fanno parte di me…
Cara Stefania, la prossima volta che viene a Genova ce lo faccia sapere così ci conosciamo di persona, magari davanti a un calice di Vermentino perfetto per la caponadda! A presto e buon lavoro
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Grazie a Stefania Pianigiani per aver linkato Ligucibario e per aver elaborato “Liguritudine”!