Pianta erbacea di cui si utilizzano le foglie ispide e pelose, entra nel mitico preboggiòn, un mix di erbe per i ripieni, nei più profumati ravioli, nelle insalate, ma viene anche fritta (come del resto, volendo, il preboggiòn). Esiste anche una interessante zuppa di borragine e prosciutto. Le sommità fiorite, infine, si impiegano come emolliente e diuretico. La parola deriverebbe dall’arabo “abu rach” (padre del sudore) o dal basso latino “borra” (mantello di lana ovina ruvida). Sappi che celti e romani immergevano i fiori nel vino o nell’aceto per darsi fierezza…
Umberto Curti
Borragine
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