L’etimo di aragosta rinvia all’astaco, cioè al ragno (aracne). Sulle tavole del Mediterraneo s’incontra frequentemente anche la pasta, cucinata con origano e condita con sugo di aragosta. Peraltro, le aragoste (come gli scampi e i gamberi) giungevano vive a Genova sin dal medioevo, dentro nasse, provenienti da Corsica e Sardegna, per esser lessate o grigliate. Le chele erano disposte ad ornamento.