A – Alfabeto

Amaro Camatti

La parola amaro deriva dal sanscrito amàs = crudo. E’ prodotto da un’azienda di San Salvatore di Cogorno (GE), che realizza anche altre referenze: “Alpicella”, “Limonetto delle Cinque Terre”, grappe, fragolini, perseghin (liquore di pesche).

Amaro del Sassello (SV)

L’amaro ha un tenore alcolico di 30 gradi, ed effetti – a detta dei più – digestivi. L’amaretto, di sapore maggiormente dolce, ha un tenore di 25 gradi e deriva da una ricetta del 1850.

Amaro Santa Maria al Monte

Affermato prodotto della distilleria Durbino di Genova, classico a fine pasto.

Anatra alle olive

Ricetta ormai rarissima (più rara di quella al forno), una cui sintesi è reperibile ad esempio in S. Marchese, Cucina di Lunigiana, ed. Muzzio, Padova, a p. 11. L’anatra giovane cuoceva con odori, funghi secchi, vino bianco, olive, brodo.

Ancellotta

Vitigno romagnolo, alligna qui e là in Lunigiana, ne parla Ottaviano Lambruschi, vigneron in Castelnuovo Magra (SP), e il vino che ne scaturisce – spumoso e rosato – è da dessert.

Anguille

Piatto ancora presente in Liguria, a macchia di leopardo e per esempio in Val Fontanabuona (GE), a Chiusavecchia (IM), in versione fritta a Ortovero (SV) ecc., le anguille sono pesci carnivori e voraci che abitano il mare, gli stagni, i fiumi, risaliti per vari chilometri. ...