Appassionati di escursionismo, Luisa Puppo ed io sabato scorso abbiamo “esplorato” il Parco regionale di Bric Tana (Millesimo), che sin qui conoscevamo solo superficialmente. Il Parco s’apre a diretto contatto con l’abitato, e Millesimo è reduce dalla trionfale partecipazione (seconda classificata dopo la veneta Soave) al celebre format “Il borgo dei borghi”.
Ci ha guidati Mitch, di “Wild Bormida Outdoor Adventures”, un giovane ravennate molto preparato e cordiale che con 2 collaboratrici (Chiara e Sofia) sta dando vita ad una serie di attività trek&food davvero apprezzate…
Bric Tana, lo preciso per i meno informati, è approcciabile sia immediatamente da via Boschetto sia anche – sempre in direzione Murialdo – da Acquafredda (donde si sale diretti al Bric della Feia), e una terza porzione di area protetta (detta valle dei tre re) “affianca” il celebre santuario della Madonna del Deserto.
Il territorio propone, ben disseminate, risorse archeologiche e della storia più recente (epoca napoleonica), tagliato da vie del sale che collegavano la costa ligure al Piemonte cebano e non solo. Durante l’escursione si sono così potute scoprire incisioni, tane preistoriche, doline, massi-altare, menhir… Ho ascoltato Mitch con vero piacere, mentre enumerava le diverse ipotesi esplicative sull’origine di tali (antiche) presenze, a mia volta me ne sono a lungo occupato (link qui), e confrontarsi è sempre arricchirsi: madre natura, sebbene molti lo dimentichino, ci ha creati con 2 orecchie e 1 sola bocca…
Il momento hiking si è concluso intorno ad un allegro tavolo, presso l’azienda agricola Cascina Rocchini, in compagnia di Diana e Zeus, i festosi cani dei proprietari, che si garantivano carezze da tutto il gruppo. Cascina Rocchini ha proposto farinate di grano e ceci, frittatine, spiedini, costate…, e una formaggetta da latte vaccino davvero splendida, per texture e sapore (fresco, pulito). Auguro loro tutta la fortuna che si meritano, cordiali e generosi come sono stati.
Dunque, come “concludere”? Con Luisa sommiamo ormai circa 50 anni – come vola il tempo… – di curriculum al servizio del turismo ligure, con attività di marketing e formazione sempre finalizzate – per chi ha inteso ascoltarci – a rendere territori e imprese più competitivi, a maggior ragione oggi che la domanda di turismo (in primis il cosiddetto esperienziale) pone “richieste” precise. Ho scritto “cosiddetto” in quanto molto turismo si autodefinisce esperienziale ma nella mia visione è sinora tale solo a parole (link qui).
La Liguria francamente è destinazione che sinora destagionalizza poco, che integra con difficoltà coste ed entroterra, che stenta a far sistema. Iniziative come quella di Mitch colmano meritoriamente un vuoto, specie in un’area quale l’alta val Bormida dove – pur nella ricchezza di attrattive – l’offerta va pensata (o ripensata) in un’ottica di targeting miratissimo (lasciatevelo dire da uno che esplora Calizzano e l’adiacente val Tanaro dal 2003…).
Conoscere quantomeno la lingua inglese, utilizzare bene web e social, e praticare un efficace storytelling si confermano peraltro anche qui come il miglior viatico (“kotleriano”) con cui gli operatori potranno affrontare gli stimolanti scenari del post pandemia… Facendo squadra, s’intende: 1+1 = 3.
A presto, Mitch, buon lavoro e felicitazioni sincere!
Umberto Curti